Nei prossimi 8 anni, il settore dell’energia generata dal vento, ovvero dell’energia eolica, registrerà un aumento del 177% rispetto ai 9 miliardi del 2016: questa è la stima degli analisti di Frost&Sullivan. Ecco cosa sembra riservarci il futuro a tal proposito.
L’impianto eolico al posto dei combustibili fossili
Il mercato globale dei servizi di energia eolica forse arriverà a sfiorare i 25 miliardi di dollari entro il 2025, con un aumento pari a quello profilato nell’introduzione. Ciò potrebbe avvenire grazie alla spinta di modelli tradizionali di impianto eolico, disseminati tra Europa e America del Nord. A livello mondiale, poi, sono attesi investimenti per 100 miliardi di dollari annuali fino al 2025, incentivati dai mirabili effetti dell’eolico rispetto a quelli dei combustibili convenzionali. Le iniziative governative sono favorevoli alle rinnovabili e all’eolico, nello specifico, perché in grado di ridurre il consumo di carbone, contrastando gli effetti dei cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico.
I vantaggi dell’energia eolica domestica
Se parliamo di energia eolica, in ambito residenziale, da una rapida analisi risultano sin da subito evidenti i vantaggi, per la propria abitazione, di un sistema in grado di sfruttare l’energia generata dal vento. L’energia eolica domestica, infatti, viene prodotta da un impianto che può essere installato in qualsiasi area esterna alla casa, come un giardino, un balcone o, ancora, un tetto. Ciascuna superficie esposta al vento può essere utilizzata per collocare un piccolo aerogeneratore casalingo. Un analogo sistema può essere replicato anche nel caso di aziende, di cui le coperture dei capannoni potrebbero essere utilizzate non solo per l’eolico, ma anche per il fotovoltaico.
A che punto siamo con le energie rinnovabili in Italia
Un recente studio del Gestore Servizi Energetici (GSE) ha messo a confronto 28 Paesi europei riguardo al consumo dell’energia eolica e delle altre fonti rinnovabili. Dall’analisi è emerso che l’Italia è ai primi posti e ha raggiunto in anticipo gli obiettivi fissati dall’Unione per il prossimo triennio. Il nostro Paese rappresenta l’11% di tutta l’energia rinnovabile consumata nell’Unione Europea. Il consumo di energie rinnovabili in Italia è inferiore solo a quello di Germania (17%) e Francia (13%). In Italia complessivamente le fonti energetiche rinnovabili incidono per il 17,41% sulla quota complessiva di consumi energetici. Si tratta di risultati incoraggianti in vista di un ulteriore sviluppo del settore.